sabato 22 marzo 2014

A-LETHEIA: IL SOLE CHE ACCECA

Ho saltato un weekend per motivi di salute e mi sono accorto quanto mi manca scrivere, comunicare!
Questa settimana voglio parlare della beata ignoranza, una caratteristica che rende più vivibile il mondo e che non appena finisce ci fa stare male.
Vi è mai capitato di entrare in un bar e dire: "che bell'atmosfera accogliente". Poi in realtà scopri che non pagano i dipendenti da mesi, hanno uno sfratto esecutivo, ecc.
Così funziona con ogni sistema, visto da lontano sembra armonioso e perfetto, poi ti avvicini e ti tolgono il velo (a-letheia=senza-velo, verità, io preferisco realtà, la verità la lascio alle religioni) e ti cadono le braccia.
A volte preferirei rimanere nell'ignoranza, a volte preferirei non avere l'istinto comunicativo di aprire gli occhi agli altri.
Ma se vedi che qualcosa non va come fai a non dirlo ai protagonisti? Io lo faccio pure quando vedo la tv, anche se sono conscio che non possono sentirmi... :-)
Eppure poi mi sento in colpa per aver rovinato la perfezione che vedevo dall'esterno; forse valeva la pena di lasciare tutti nella loro beata ignoranza? Me lo domando spesso, ma finisco sempre per dirmi che la sincerità paga nel lungo periodo. Magari con i modi giusti, con i tempi giusti, ma prima o poi bisogna togliere la benda e permettere a tutti di vedere la realtà. La parte più difficile è accettare di essere stato ingannato per tanto tempo, di esserti auto illuso che tutto fosse perfetto e invece...
Così sul lavoro, in famiglia, con gli amici, con la politica,... all'uomo piace essere ottimista per essere felice così non vuole vedere quello che non va. Ma prima o poi dovrai fare i conti con la realtà... meglio da consci? Io, dopo tanti errori, ho deciso di sì. Il problema è che la mia decisione coinvolge tutti quelli che mi circondano! Non a tutti piace sentirsi dire la realtà dagli altri.
Io ho deciso di farlo diventare il mio mestiere, esplicitare tutto quello che vedo, buono o cattivo che sia, e riportarlo agli interessati. Starà a loro poi decidere del loro futuro, ma almeno lo faranno da consapevoli.
Non è facile, ma mi sento bene facendolo... poi magari vedo gli altri e non vedo me, per fortuna ho incrociato nella vita una rompiscatole che ha il mio stesso difetto e mi aiuta a vedermi dietro la maschera.
Sono quasi persuaso che sia contagioso, che quando hai gli occhi aperti poi vuoi vedere tutto e mostrarlo agli altri. Quanto mi fa ridere aver aperto la caccia agli ADA (Amici Di Amici), sta prendendo piede dopo qualche mese, vedremo come andrà a finire!
La realtà pagherà o torneremo a ricoprirci gli occhi per non farci troppi pensieri?

Hasta siempre

The Boss

domenica 9 marzo 2014

ELOGIO DEL PROLISSO - FILOSOFIA DEI SOCIAL NETWORK

Era un po' che non parlavo di me, ma in fondo i blog si fanno oltre che per la passione alla scrittura anche per autocompiacimento, dunque oggi voglio scrivere di quanto mi piace scrivere, parlare e comunicare a fiume.
La gioia della comunicazione è una delle rare scoperte utili dei social network, tutti hanno capito che possono dire e dare qualcosa di loro all'universo. Per me più che poter dire a tutti è proprio il fatto di poter dire tutto. Adoro trovare qualcuno che ti ascolta sempre, a volte risponde e ti chiede, così si crea dialogo dal nulla, l'uomo è animale comunicativo.
C'è una teoria filosofica sulla nostra epoca commerciale che mi ha preso un sacco e che mette al centro 2 elementi: la materia e la comunicazione. Entrambi i fattori sono indispensabili uno all'altro, se una cosa esiste e non ne parlo è come se non esistesse, se non ho nulla di cui parlare che parlo a fare? Così il mondo si mantiene con l'energia scaturita dai due elementi quando combinati, se invece si creano comunicazione o materia fine a se stesse si spreca energia vitale per il mondo.
Perché devo per forza essere sponsor di qualcosa o creare qualcosa per farla conoscere a tutti?
A me piace comunicare solo per il gusto di farlo.
I 140 caratteri di twitter mi stanno stretti, i 5 sms che concatenati diventano a pagamento mi danno fastidio, i minuti contati con la fidanzata e gli amici ricavati fra il lavoro e il sonno non mi bastano mai per potergli dire tutto appieno.
A volte mi accorgo di diventare noioso e cerco di contenermi, ma se uno non ha il dono della sintesi non deve per forza averlo.
Odiavo i riassunti perché se uno scrittore ha impiegato un anno per scrivere un libro non ha messo lì parole a caso per riempire pagine e tu non puoi tagliare nulla per descrivere la sua opera.
È difficile riassumere perché non è naturale, io la vita la vivo 24 ore, non 6 in cui riassumo i punti salienti, tutte e 24 le ore, tutti i secondi sono degni di essere vissuti, non tutti di essere raccontati :-)
Mi piace parlare a ruota libera, a volte purtroppo mi ripeto anche, ma se racconto qualcosa è perché credo valga la pena di descriverla fino in fondo e sia adatta da dire in quel momento.
Così mi trovo in piena notte, da solo ranicchiato sul letto, a perdere prezioso sonno ristoratore, per fare un elogio al prolisso quando nessuno ha più la forza per ascoltarmi! Tanto la rete è una buona ascoltatrice, accoglie tutto, anche se a volte passivamente... Sarà perché le mie parole non sono finalizzate alla vendita di nulla? Secondo me invece vendo valori e cultura, non sono proprio materia, diciamo intangible asset! Così il pensiero di aver dato energia al mondo per andare avanti, nonostante tutto, mi fa sentire meno in colpa :-)

Hasta siempre

The Boss

domenica 2 marzo 2014

IL CIRCOLO VIZIOSO DEI CORSI BASE - LA NOIA DELLE COPPIE MODERNE - LE NUOVE GENERAZIONI NON HANNO PASSIONI

Lei: Cosa facciamo amore stasera?
Lui: Danno qualcosa in tv?
Lei: No, però ci sarebbe un corso...

E così iniziano i corsi di ballo, di cucina, di subacquea, di tennis, di spinning, di acquagym, di arrampicata, di addestramento cani, di basket, di yoga, di sci di fondo, di ciclismo, di arti marziali,... Non è che gli piaccia davvero, ma è per ammazzare il tempo, e tutte le stagioni ne collezionano uno, così fanno qualcosa insieme... NO!
Non può diventare anche l'hobby materia del consumismo, gioia dei venditori sì, ma solo per chi sa e conosce, non per chi deve farlo a spot. L'hobby non è spot per definizione. La gente non ha più passioni e così gliene vendiamo un pezzo per fargliele assaggiare, se poi piace continui... che cagata fotonica!
Potremmo definirla la passione per i corsi base! La tuttologia, ce ne sono un sacco di tuttologi in tv, ecco da dove viene questa moda... Ricorda anche vagamente il voyeurismo del protagonista di fight club che si fa passare tutti i gruppi di sostegno per sentirsi meno solo e meno sfigato!
Io ho la passione della scrittura, mi ci dedico ogni weekend e ogni volta che ne ho occasione, la mia dolce metà è insegnante e si diverte a leggere e correggere i miei testi; la stessa persona a cui voglio bene è appassionata di sport da montagna, a me piace camminare e ci andiamo a fare le passeggiate. A me piace il calcio ma lei non viene a vedermi giocare, così come a lei piace sciare ma io non vado a sciare con lei. Non dobbiamo omologarci per essere una coppia, si possono condividere alcune passioni ma non è bello se ci sforziamo di appassionarci e soprattutto non dobbiamo inventarcele se non ne abbiamo in comune.
Ma che senso ha fare ogni stagione uno sport diverso? Diventare dei seriali dei corsi base? Eppure ce ne sono un sacco e accumulano un sacco di materiali inutili spendendo un botto di soldi! E facendo il gioco dei negozianti di specialistica (mica vorrai prendere la racchetta in affitto, comprala! mica farai il barbone che affitta le scarpette, comprale!)
Manca la passione, la voglia di approfondire, di diventare esperti, così si finisce per sapere tutto e niente, e perdere tutto... Perchè se non si coltivano le passioni svaniscono, è un po' come l'amore...

Hasta siempre

The Boss