domenica 29 novembre 2015

LE RIVELAZIONI DEL VIVERE FUORI CASA

Miracolosa la società che insegna sin da bambini a sopravvivere: strega mangia color, memory,... Tutte prove per la sopravvivenza fuori casa: Dividere i panni per colore, riconoscere i calzini simili da accoppiare,...
Ma soprattutto miracolosa l'evoluzione tecnologica che ti cambia i ritmi ma ti trova anche le soluzioni alle nuove problematiche che crea: es. Il sabato é da sempre giorno per fare la spesa, ma ormai il sabato come fai a non lavorare col PC o il cellulare che ti rende reperibile pure in bagno? Così ti inventano il supermercato h24! E ti risolvono pure il problema di cosa fare la sera quando hai amici trentenni annoiati dalla vita e che non escono più... O direttamente non ti rispondono a un whatsapp...
La società evolve, noi cresciamo e purtroppo non tutto è come te lo aspettavi... Ma che ci vuoi fa?

Hasta Siempre

The Boss

sabato 21 novembre 2015

QUANDO NASCE UN AMORE

Settimana scorsa ho assistito a una scena che mi ha riempito il cuore di gioia, sembrava di vedere un film di quelli sdolcinati... mi sto rammollendo vero?

Due ragazzini, al massimo 18 anni, al parco in centro città (quello coi lampioni stile '800 che si accendono a intermittenza quando nasce un bambino in ospedale), i colori dell'autunno attorno a loro, la fontana inverdita dal muschio, il silenzio rotto solo dal fruscio delle foglie cadute.
Lui: occhiali, capelli arruffati, un po' dismesso, chino sopra un blocco a disegnare la fontana.
Lei: biondina con carnagione chiarissima, molto magra, con un libro aperto sulle ginocchia e gli occhi fissi all'orizzonte.
Lui a certo spunta sbotta, prende il foglio e lo accartoccia con rabbia, lo sbatte sulla panchina di marmo e fa il gesto di lanciarlo... poi si placa, appoggia la pallina di carta al suo fianco, sbattendola un po' con sgusto.
Lei si risveglia dal mondo dei sogni e guarda il pittore ridendo fra sé e sé (come del resto pure io stavo facendo), chiude il libro, si alza e va da lui.
Non sono più lui e lei, sono già un "noi" in potenza.
Lei prende la pallina di carta e la svolge, chiede al pittore qualcosa e lui la invita a sedersi al suo fianco. Fiumi di parole e sorrisi...
E io che mi sento un guardone! E un po' vecchio e smidollato, un volta lo avrei deriso per ore!
Nascono così gli amori? Forse sì, il principio scenico è una delle cose più belle, così ti rimane dentro per sempre...

Ricordo ancora quando 3 anni fa circa salii sul pullman e rividi quella antipatica della secchiona della classe, quella che mi voleva bocciato a tutti i costi... L'unico posto libero era proprio a fianco a lei... Come potevi giustificare il fatto che rimanevi in piedi con un posto libero? Come potevi farlo soprattutto quando eri in obbligo di salutarla visto che vi siete visti per 5 anni tutti i giorni...
Poi una cosa tira l'altra... Lei era cambiata con l'Erasmus, io ero cambiato con l'università...
E ora mi ritrovo nella nostra casetta (un bilocale in affitto arredato, non corriamo troppo!) a fare i mestieri mentre lei è a festeggiare l'addio al nubilato della sorella. Chi lo avrebbe mai detto!

Così nascono gli amori, così crescono e si rafforzano. Auguro ai due pischelli di poter provare quello che provo io in questo momento.

Hasta Siempre

The Boss

p.s. Chi avrebbe mai detto che dopo un mese di convivenza l'unico momento libero dalla burocrazia, dalle commissioni e dai mestieri lo avrei dedicato al blog sempre più abbandonato dai pensatori precari... Stiamo crescendo e diventando sempre più stanziali, precari nel lavoro forse, ma non più nell'animo ormai... Qualche volta però mi piace tornare a scrivervi!

domenica 11 ottobre 2015

LA BUROCRAZIA CHE UCCIDE I SOGNI

Come i più assidui lettori avranno potuto notare, il ritmo dei post è diminuito sensibilmente, il motivo è che sto affrontando la sfida di andarmene da casa.
Sembra tutto semplice: vedi un po' di case, capisci cosa vuoi, stringi una mano, firmi il contratto e poi... E poi ti trovi a combattere con la burocrazia dello Stato!
Per aprire le utenze, e non pagarle doppie, ti serve la residenza, per fare la residenza ti serve la registrazione del contratto, per fare tutto bisogna, oltre che naturalmente  pagare, andare a consegnare tutti i documenti in originale presso gli sportelli. Nell'epoca della PEC io devo fare code, scoprire un pezzo alla volta le cose che mi servono, perdere giornate di lavoro per consegnare due fogli firmati?
Ma la cosa più divertente sono i "controlli incrociati", quelli che faranno tra i documenti che consegno in ufficio anagrafe e quelli in ufficio tributi (in cui dichiaro le medesime cose) e quelli dichiarati in ufficio tecnico (da cui ho preso le informazioni sull'immobile che ho consegnato agli altri). Tempo previsto per parlare coi vicini d'ufficio: 15 giorni! Mah! Per forza poi andiamo a rotoli!

Hasta Siempre

The Boss

martedì 15 settembre 2015

L'A.S.S.O. NELLA MANICA - COMMENTO, TRAMA, SPOILER FINALE

COMMENTO
Film commedia per una serata leggera. Potrebbe sembrare il tipico film per adolescenti, ma si rivela simpatico, pieno di colpi di scena e non troppo smielato.
TRAMA
A.S.S.O. è l'acronimo per Amica Sfigata Strategicamente Oscena. L'A.S.S.O. è la tipica amica bruttina che si tengono stretta le più belle per sembrare ancora migliori, ma le sfigate non sanno di essere A.S.S.O. e si sentono semplicemente graziate dalle bulle che le accudiscono. L'A.S.S.O. è l'anello immancabile della strategia di sopravvivenza al periodo dell'adolescenza. La protagonista è una di queste, finché un giorno il vicino di casa (un bullo) le apre gli occhi...
SPOILER FINALE
Lei è in piena crisi, fanculizza le amiche, cerca aiuto nelle tecniche di sopravvivenza alla crisi di mezz'età che insegna la madre. Finché non ha l'idea vincente, chiedere aiuto al vicino. Lui la sveglia, le apre gli occhi in cambio di qualche aiuto a scuola. Nel solito film si innamorerebbero e fine, qui invece si complicano le cose. Lui è vittima di un rapporto con la bulla della scuola la quale non sopporta questa riscossa della nerd (asso/duff/sfigata) e così le piazza un paio di video in YouTube da vera cyberbulla. Il professore amico (il cinese di una notte da leoni) e le ex amiche la aiuteranno a venirne fuori, ma la forza più grande è data dell'autostima infusa dal vicino di casa. Si sente così forte da superare le sue paure e provarci con il ragazzo di cui è innamorata. Lui la invita a cena, lei si fa mille film... Ma lui si rivela un flop che voleva trattarla solo da A.S.S.O.! Non è mai cambiata, nei soliti film lei diventa una bulla, qui invece cambia solo il vestito. In fondo lei era una ragazza fuori dagli schemi, fuori dalla dicotomia bulli vs sfigati e lo è ancora.
Il mondo le crolla di nuovo addosso, ma adesso sa che le amiche non la trattavano male, era il mondo convenzionale che le faceva sembrare così carogne. Il prof buono e pazzo le affida un compito nuovo, scrivere la sua opinione sul ballo della scuola. Lei, con qualche ritrosia, accetta la sfida e va al ballo dove finalmente capisce chi ama davvero... Il vicino! Ora possono davvero vivere felici e contenti.

BUONA VISIONE!

Hasta Siempre

The Boss

domenica 16 agosto 2015

SE DIO VUOLE - COMMENTO, TRAMA, SPOILER FINALE

Nel Paese della Chiesa ci sta un po' di critica ai mali costumi del clero. Ovviamente è una commedia e i nuovi stereotipi sui preti si svelano infondati, però nel gioco degli equivoci una decina di risate grasse vengono strappate. Consigliato per una bella serata in compagnia.
TRAMA
Un chirurgo molto bravo quanto pieno di sé si trova ad affrontare una famiglia difficile: moglie stanca di fare la mantenuta, figlia scema, genero simile e l'unica speranza che aveva, il figlio che studia medicina, ha una confessione da fare... Tutti si aspettano sia l'outing, ma la realtà è peggio dell'immaginazione, vuole farsi prete! Parafrasando i mitici skiantos: Meglio un figlio gay che un figlio prete!
SPOILER FINALE
Il padre, molto realista, non può accettare questa scelta così decide di indagare, scopre che il prete-santone che ha traviato il figlio è un ex galeotto. L'obiettivo del padre diventa screditare il prete agli occhi del figlio, ma non è così semplice. Finisce per essere scoperto e il prete chiede in cambio del silenzio di essere aiutato a riparare una vecchia chiesetta per un mese. Nasce così una bella amicizia che aiuterà il padre a riavvicinarsi alla famiglia, fino al finale a sorpresa con la scoperta del figlio infrattato con una ragazza!
Scopre che il prete sapeva sin dal giorno dello smascheramento che il figlio non voleva prendere i voti. Quindi tutto era stato architettato per aiutare il padre, senza altri fini se non lui e la sua durezza di cuore, esperimento riuscito.
Purtroppo però il finale è triste, mentre il padre prova a chiamare il prete per ringraziarlo questo è vittima di un incidente stradale. Il film si chiude con il padre che porta a compimento i lavori nella chiesetta e va a rilassarsi sulla collinetta che gli aveva fatto scoprire il prete durante una delle loro chiacchierate (sottofondo la bella "cose" di de Gregori).

Hasta Siempre

The Boss

lunedì 27 luglio 2015

FOCUS: NIENTE È COME SEMBRA - COMMENTO, TRAMA, SPOILER FINALE

Film intrigante, non ti lascia mai capire dove andrà a parare. Storia di ladri molto astuti che si intreccia con l'amore fra i protagonisti. Tutto da scoprire (tenendo bene a mente tutte le battute qualcosa si intuisce ma non è così semplice) consiglio di vederlo con qualcuno che non fa diecimila commenti durante il film perché si presta a un sacco di congetture, spesso sbagliate.
TRAMA
Will Smith e una biondona si trovano (per caso?)in un ristorante. Lei lo addesca e lui la smaschera. Lei è una ladra di galline e lui è un ladro serio che sta cercando una spalla che distragga i polli.
Di principio sembra chiudersi lì la questione ma, dopo un breve test, la biondona viene ingaggiata ed entra a far parte della banda che guadagna 60.000€/settimana pro capite.
Fine del film? Sembra che Will Smith abbia salutato per sempre e in malo modo la biondona, ma è solo la prima mezz'ora della pellicola!
SPOILER FINALE
I due si rincontrano dopo 3 anni, lui sta per lavorare nel mondo della formula 1(truffa) e lei è la donna di un magnate che casualmente è lo stesso che ha assoldato Will Smith.
I due sono ancora molto attratti ma lei non dice tutto a Will Smith, e lui non dice tutto a lei (che non brilla in furbizia effettivamente) questo complica un po' le cose. Will sta infatti facendo il doppio gioco per vendere il prodotto segreto che fa vincere le gare a tutte le squadre, ma viene beccato. Giustamente lui si era piazzato una talpa, il padre, che gli parerà il culo quando la biondona rischia di far andare tutto per aria.
Come potrebbe finire? Il padre si frega i soldi e loro vissero felici e contenti!

Hasta Siempre

The Boss

LA FAMIGLIA BELIER - COMMENTO, TRAMA, SPOILER FINALE

Film leggero ma che lascia aperti dei pensieri sulla nostra capacità di integrare nella società chi è meno fortunato, come in questo caso i sordomuti. Consigliato per farsi due risate, un po' tirato lungo il finale (ho avuto un colpo di sonno, fanno intuire troppo presto come va a finire).
TRAMA
Una famiglia di sordomuti ha una figlia che invece sente e parla correttamente. Lei è alle superiori e aiuta i familiari nell'attività di famiglia, produzione e vendita di formaggi. Ciò la rende molto stanca e le crea un blocco sociale a scuola, sino a quando, spinta dagli ormoni sceglie di frequentare, paradossalmente, il corso di canto corale.
SPOILER FINALE
La famiglia fa di tutto per imbarazzarla, ma lei non demorde, vuole conquistare il compagno di canto.
Il padre cala la carta pesante candidandosi a sindaco, così la ragazza non riesce più a seguire tutto e scoppia. Ha la possibilità di partecipare a un concorso canoro, ma deve allenarsi, con certi familiari impegnativi non è semplice...
Alla fine andrà al concorso, lo vincerà, si mette con il compagno di canto e vissero tutti felici e contenti.

Hasta Siempre

The Boss

giovedì 9 luglio 2015

ALEX E RUTH, L'AMORE CERCA CASA - COMMENTO PERSONALE, TRAMA, SPOILER FINALE

COMMENTO PERSONALE
Film che va oltre alla trama, che sin da principio si capisce dove andrà a parare, è la storia di un amore maturo e vero, bella prova per Diane Keaton e Morgan Freeman. La questiona razziale è solo una sfumatura nella già corposa descrizione di questo amore fra due anziani che, con i loro acciacchi, si vogliono bene e vogliono darsi una botta di vita. Se di solito in una coppia giovane la donna chiede la macchina nuova per fare la pazzia, da anziani c'è il cambio di casa. Consigliato per una serata con la compagna per poterle rinfacciare quante stronzate ci fa fare solo per il gusto di farcele fare! E di dimostrarle quanto la amiamo...
TRAMA
Questi due vecchietti di una coppia mista abitano a Brooklyn, in una casa a dir loro con una vista stupenda (vedono una massa di tetti di capannoni e sullo sfondo un pezzetto del ponte... sono americani...), in un quartiere che conoscono come le loro tasche ma che ormai non è più abitato da quelli come loro, dai ribelli!
Così si fanno impelagare da una parente che pur di vendere li mette in un tritacarne che durerà 3 giorni in cui la gente vede casa loro e fa offerte e loro fanno similmente, con sottofondo l'atmosfera del terrorismo che condiziona il mercato e gli animi dei protagonisti (lieve critica ai media che montano i casi inesistenti pur di fare scoop, forse fin troppo forzata). Tutto perchè? Perchè lei si sente vecchia e vede che trattano anche lui come un vecchio rincoglionito (gli tolgono le opere dalla galleria in cui ha venduto per anni e gli chiedono di fare dipinti su commissione. Oltraggio! come se non avessero mai visto le fasi dei dipinti a pagamento attraversate da ogni ottimo autore). Tutto ciò poi è contornato dalla tragedia del cagnolino con l'ernia... 11.000 dollari per curarlo... così, cash, sull'unghia... una famiglia composta da una ex insegnate e un pittore che non vende più è normale che faccia una scelta simile... Ma chissene, l'amore vince su tutto, e soprattutto, non ha prezzo!
SPOILER FINALE
Inutile che stia a tirarla lunga, vedono un sacco di gente matta che gli attraversa casa, questa è la parte "comica" (una madre che vuole dormire sui letti dei proprietari, una psicologa, una che scrive un libro sulle case visitate, un coppia di anziani col maglioncino uguale, due lesbiche col cane, ... giocano sul bestiario mitologico della società moderna); loro stessi vanno a visitare case, si approfondisce il rapporto con una bambina che cerca casa con sua madre e che dà speranza di un richiamo sul finale, invece no, non fatevi speranze. Insomma, capiscono che case belle e comode come la loro non esistono, l'unica che la moglie vuole a tutti i costi ha come vista il muro dei vicini e la frenesia di una trattativa per un milione di dollari svolta con i piedi fa arrabbiare il vecchio e decidere che la casa migliore è ancora la sua. La cugina che rimane a bocca asciutta naturalmente li manda a stendere e loro ritornano a vivere nel loro scomodo, vecchio, ma riimbiancato, nido d'amore.

Hasta Siempre

The Boss

lunedì 8 giugno 2015

NOI E LA GIULIA - COMMENTO PERSONALE, TRAMA, SPOILER FINALE

La disoccupazione è il male italiano dei nostri giorni, però si è sempre detto che la fantasia è la nostra salvezza! Diciamo che la soluzione di aprire un agriturismo è il sogno di ogni 40enne deluso dal mondo dunque non si brilla in fantasia almeno in questo, ma usare questo per attaccare la mafia è stato un bel espediente. Consigliato per farsi due risate senza troppe volgarità e con un vago fine morale...
TRAMA
Un gruppo di 40enni delusi dai lavoretti che stanno facendo decidono, ognuno per i fatti suoi, di comprare un rudere e trasformarlo in agriturismo. Peccato che il mondo moderno di internet non aiuta a sfuggire dalle logiche della mafia, così si ritrovano tutti ad aver comprato lo stesso fatiscente locale. Un gruppo di cittadini borghesi con una casa da ristrutturare e i mafiosi del paese da tenere a bada!
SPOILER FINALE
Uno dei protagonisti è un vero spiantato e si è lasciato dietro qualche scheletro, così i protagonisti vengono raggiunti da un fortissimo, in tutti i sensi, comunista vecchia guardia che li aiuterà a sistemare casa e tenere lontani i mafiosi della zona. Più che tenerli lontani in realtà li tiene troppo vicini, sequestrati in cantina! La Giulia del titolo è la macchina del primo mafioso che ha provato a chiedere il pizzo e si è ritrovato sequestrato. Per far sparire l'auto la sotterreranno, senza ricordarsi però di spegnere la radio! Così ogni tanto riparte e questo crea l'effetto fantasmi che attirerà la clientela.
Nella storia si inserisco anche a vario titolo un migrante raccoglitore di pomodori e una ragazza madre disoccupata, giusto per non farsi mancare nulla (secondo me le sovvenzioni ai film aumentano in base a quanti temi sociali tocchi).
Naturalmente non può finire così, i mafiosi tornano a più riprese e diventa sempre più difficile gestirli, il finale è infatti la rocambolesca fuga dei protagonisti sulla mitica Giulia fornita dal mafioso pentito.
Compra la nuova Giulia, compra la nuova Giulia, compra la nuova Giulia...

Hasta Siempre

The Boss

sabato 6 giugno 2015

VIRUS CRYPTOLOCKER SI PREVIENE COL CLOUD

Conosco gente che l'ha preso aprendo fax, chi guardando un filmato della prova del cuoco, conosco ancora meglio uno che lo ha preso cercando il film di Belen... Ma non è tanto come lo prendi, il problema sta nel fatto che ti cripta alcuni file a campione e ti chiede il riscatto. Quelli che si ritenevano furbi hanno provato l'antivirus, chi é più avanti un decriptatore, ma il virus é più sveglio, si accorge e si incazza buttando via la chiave per decifrare...
Unica salvezza è avere un backup staccato dalla rete (il virus risale i flussi di dati nelle reti interne), il top sarebbe un backup in cloud.
Ma mi viene un dubbio... É come quando nella vita non in codice binario si inventano lo spauracchio ebola e ti costringono a fabbricare milioni di vaccini inutili, non è che avranno creato sto virus per spingerci al cloud? É come quando McAfee vuole costringerti a fare l'aggiornamento e si inventa un nuovo virus.
Non mi ha mai convinto il cloud, soprattutto per i privati che non hanno bisogno di terabyte di memoria che poi diventano ingombranti in casa. Le aziende forse, ma costa troppo e chi lo sa chi vede quei dati? Pure i bambinetti possono vedere in iCloud, ti lascio dire il vero spionaggio aziendale...
Però se ho la necessità di non perdere tutto il mio passato trovandolo criptato (assurdo che la Polizia Postale non sappia risolvere questa piaga inseguendo i flussi di denaro dei riscatti) e l'unica soluzione sicura fosse il cloud... Magari me lo faccio... (O forse evito di guardare i "filmati della Clerici" in ufficio).

Hasta Siempre

The Boss

mercoledì 27 maggio 2015

DIPLOMIFICIO BOCCONI SMASCHERATO IL SEGRETO DI PULCINELLA

Alzi la mano chi non ha mai pensato che la Bocconi non fosse un diplomificio. Tant’è che internet è pieno di blog che ne parlano. Il caso scoppiato ieri perché un professore ha passato il compito in anticipo agli studenti non mi stupisce affatto …


La distribuzione dei voti con il metodo della gaussiana è la prima farsa: se tutta la classe fa un compito da schifo tutti avranno comunque la sufficienza, perché tanto il 30 lo prende chi ha fatto il compito migliore non chi ha fatto il compito perfetto! Bella cagata …
Una scuola in cui paghi dai 5 agli 11 mila euro di retta annua, rispetto ai ben più modesti 2.000€ della tariffa massima di altre università, comunque riconosciute come buone dai vari studi di settore,


deve almeno garantirmi un minimo di risultato (avrò il diritto di incazzarmi se non mi laureo facilmente dopo aver speso dai 25 ai 55k?)



(il classismo si nota dal fatto che la fascia minima della Bocconi comprende tutte le 8 fasce che esistono nelle altre università … Non è una scuola per ricchi …)
Il fuori corso in Bocconi non esiste (solo 1/10 va fuori corso), è praticamente disincentivato, ti obbligano ad accettare qualsiasi voto, non puoi iscriverti fuori corso se non hai conseguito almeno 24 crediti entro luglio (60 l’anno di regola), altrimenti non sei considerato fuori corso ma ripeti l’anno. Il fuoricorso esiste solo per il primo anno poi i passaggi avvengono anche se non hai fatto esami … Praticamente potresti fare 276 crediti tutti il quinto anno ed essere in regola! Inoltre il fuori corso paga di meno e mi occupa spazio che potrei dare a un nuovo studente (le classi hanno un limite di 140 studenti, e i fuori corso mi fregano il posto per i nuovi polli da spennare, oltre che far abbassare il ranking dell’ateneo).
Infine la piaga del master, praticamente un ufficio di collocamento per dirigenti, paghi un obolo di 13.000€ per fare colloqui con le aziende leader del mercato.

Ma così ci sono gli altri diplomifici che danno lustro all’efficienza della scuola italiana, quelli delle scuole secondarie, dove ti prendi la residenza in località dove le scuole private hanno scuole pubbliche gemellate, inviano le tue verifiche lì e ti fanno avere i registri per firmare la presenza. Esami concordati, niente pre-esami per il quinto anno, 2/3 anni in uno facendo 15 ore a settimana… basta che paghi e fai girare il sistema!


Ultima cagata letta invece sul sistema pubblico e proposta nella “buona scuola” è il cv dello studente, quello per cui se frequenti materie extra o lavori durante il periodo scolastico ti riconoscono più punti alla maturità. Peccato non tengano conto di quei poveri coglioni che abitano in alta valle e si fanno 2 ore di viaggio per raggiungere la scuola, partendo alle 6.15 ogni mattina e tornando a casa alle 15. Se gli concediamo un’ora per mangiare e riposare, un paio di ore fra compiti e studio sono le 18, quando minchia vanno a lavorare o fare corsi aggiuntivi? Ah no, ricordo ancora la frase del mio prof di filosofia e storia: “lei è avvantaggiato, può studiare e fare i compiti sul pullman!”. Poi però in gita voleva il posto davanti e silenzio assoluto perché vomitava soffrendo il mal d’auto, cos’è noi studenti non lo soffriamo? Così chi esce di casa alle 7.55 e rientra alle 13.15, riposa e mangia, fa 2 ore di studio fino alle 16.15 e poi fresco fresco potrà farsi il corso di piffero e prendere crediti in più alla maturità… grrr!

lunedì 25 maggio 2015

EVOLUZIONE TECNOLOGICA NUOCE ALLA SOCIETA

Non vi siete mai domandati perché i greci avessero macchine a vapore (Erone di Alessandria) per aprire le porte dei templi ma non le hanno mai usate per muovere i carri? Quanta gente avrebbe perso il lavoro? Anziché fare guerre per catturare prigionieri e creare schiavi avrebbero potuto sostituirli con le macchine a vapore (e non fare nessun prigioniero).
Si narra che il problema se lo sia posto anche la regina d'Inghilterra Elisabetta I già nel 1600 quando fece giustiziare tale George Brooks, socio del più celebre inventore William Lee, per aver perseverato nell'introduzione di macchine automatiche per lavorare le calze in lana e cotone.
Ludd, lo studiammo tutti a scuola, distruggeva le macchine industriali per liberare gli operai...
La storia che si ripete, forse la tecnologia ci ha portato più salute e libertà, speranza di vita più lunga e lavori più dignitosi, ma adesso ci porterà a disoccupazione e miseria (solo per i ceti minori naturalmente, i padroni delle macchine saranno i soliti ricchi).
La risposta sarà il reddito di cittadinanza e il comunismo di seconda generazione? Oppure ci ritireremo tutti in campagna a mungere la capretta e zappare l'orto?

Hasta Siempre

The Boss

sabato 23 maggio 2015

LUTTAZZI E GUZZANTI, MI MANCATE!

Sono giorni che ci penso: perché i miei due comici preferiti sono spariti? Porto sfiga e devo smetterla di guardarli? Prima o poi faranno sparire anche Aldo, Giovanni e Giacomo? Loro no, ma magari Crozza... Non tanto perché parlano di argomenti diversi, quanto perché hanno tutti la doppia z e il censore ha la zeppola!
Guzzanti (l'unico definibile comico) sono almeno 3 anni che devo pescare in YouTube se voglio vederlo.
Luttazzi ogni tanto pubblica degli scritti ma sinceramente è più d'effetto in video, è troppo scenico, mentre leggo le sue parole mi immagino le sue mani che volteggiano!
Perché una delle mille mila nuove TV digitali non se li prende e ci fa un canale satirico?
Non vendetevi alla politica però, ci ha già pensato Grillo e sinceramente vi preferisco comici che fanno i comici. A ognuno il suo mestiere, come diceva un sindacalista il giorno dopo essersi dimettesso e il giorno prima di scendere in politica!

Hasta Siempre

The Boss

giovedì 14 maggio 2015

LA CITTÀ DELLE CODE, DEL BURRO E PATATINE, O ANCHE DETTA BRUXELLES

Come tutti gli anni, il gruppo dei fondatori di questo blog (il quarto moschettiere si è dato malato il giorno della partenza) ha deciso di dedicarsi un weekend per staccare dalla vita di tutti i giorni e rafforzare la propria amicizia.
Mollati lavoro e famiglia, i compagni di sventura hanno deciso di cercare la meta meno cara raggiungibile con i voli lowcost. Avendo già girato un po' in questi anni non ci è rimasta molta scelta, così siamo finiti, quasi per caso, a Bruxelles.
Avvantaggiati dalle varie conoscenze nate nel periodo universitario, ci siamo dedicati alla visita di questa ridente capitale europea. Un buco se confrontata con qualsiasi nostra città metropolitana!
Storicamente ha qualcosina da raccontare con le sue chiese, i musei, il centro storico,... ma per questo ci sono le guide turistiche. Il nostro aggancio ci ha aiutati per quanto riguarda i locali serali (zona delirium, le corbeau, madame mustache sono stati i più apprezzati, una tristezza la zona a luci rosse... ma ce l'aveva detto che era poco folkloristica), i ristoranti (le goffre di pascalino e fin de siècle imperdibili! nonostante la coda...), le storielle più tipiche (la piazza centrale e il mitico parcheggio multipiano da cui si vede tutta la città) e soprattutto per le cittadine dei dintorni che hanno dato più di Bruxelles stessa a mio parere. Brugge e Gent infatti si sono rivelate bellissime nella loro struttura tipica del 17esimo secolo, con i canali, i mulini a vento,... Meritano una giornata di visita (meglio nel weekend visto che i treni costano la metà! Altri mezzi non sono consigliati tanto le città sono piccole e in un'ora le si attraversa completamente).
Ma, come accennato anche sopra, più delle bellezze si sono fatti notare i difetti: code allucinanti per qualsiasi cosa! Atterrati alle 17.30 coda per prendere il pullman che porta da Charleroi al centro (partiti alle 19 e costo 17€, esorbitante! in taxi abbiamo scoperto, più tardi, costare 15€ e zero attesa... il ritorno quasi meglio, solo mezzora di coda ma costo identico). Metropolitana, coda... Parlamentarium, coda... delirium, coda... madame mustache, coda... chiese, coda... non è solo l'Italia che ha problemi di organizzazione! :)
Infine il cibo, vero che noi italiani siamo abituati troppo bene, ma non è possibile che su qualsiasi cibo (pure il pane nel cestino del coperto) ci fosse burro fuso o spalmabile e ogni tipo di piatto avesse come contorno le patatine fritte (fritte due volte, prima nel burro e poi nell'olio!). Una cucina grassissima che ci ha consentito di avere le forze per camminare e ballare notte tempo per 3 lunghissimi e divertentissimi giorni!
Al prossimo ponte primaverile malvagi trolloc!

Hasta siempre

The Boss


venerdì 8 maggio 2015

PERBENISTI CYBERBULLI

Coglione!
Così anche io gliel'ho detto, perché non approvo le parole di quel pischello no expo. Ma adesso pensiamo davvero a questo disgraziato, un pischello che si è trovato in mezzo a una cosa più grande di lui e ha scatenato una raffica di insulti da tutta Italia. Proprio tutta non è vero, ho letto anche qualcuno che difendeva le sue idee, ma sinceramente non voglio entrare nel merito. Io voglio valutarlo come ragazzo, fragile, senza esperienze e che si è trovato ad essere bersagliato da chiunque per una serie di frasi fatte che chissà da chi avrà sentito. Se questo domani dovesse commettere un gesto inconsulto perché non regge questa immensa pressione diremo grazie a chi?
Mi rivedo qualche anno fa quando anche io andavo alle manifestazioni, quando le manifestazioni non erano così violente, ma i termini usati erano simili. Quando ascoltavo i Punkreas ed ero fiero di urlare contro ogni forma di dittatura, disonorare lo Stato e bruciare la bandiera. Poi uno cresce, capisce che sono frasi fatte e che non è quello il suo modo di pensare, c'è chi invece è rimasto fedele a quegli ideali, ma lo fa con coscienza, con cognizione di quello che dice e fa (vedi l'attacco informatico alla pagina di Salvini che gli autori definiscono un flashmob commentando "adesso fa ancora più ridere", solo perché lui non vi ha denunciati tutti fa ridere! Forse non sono così coscienti nemmeno loro delle gravità dei loro gesti...). Ricordo precisamente quelle manifestazioni a cui partecipavo alle superiori, quei concerti in cui mi sgolavo, ma ammetto che usavo slogan non parole pensate davvero. Tant'è che poi mi sono ritrovato su un palco a tirare un cazzotto a chi cantava "10, 100, 1000 Nassiriya" e a fianco a me c'era chi era fiero di inneggiare alla morte di qualcuno. Boh! Spero che fossero appunto slogan e non pensieri ragionati, altrimenti meriterebbero tutti di essere paragonati a chi in questi giorni ha messo a ferro e fuoco Milano per protestare. Non è questo il genere di protesta che definirei civile e corretta. Mi sembrava di vedere quei facinorosi che vanno allo stadio solo per distruggere e picchiare e non sanno nemmeno quanto fa la sua squadra del cuore.
Secondo me Mattia Sangermano si era fatto una canna di troppo, era lì con i suoi amichetti e si credeva un duro a fare certe dichiarazioni non capendo davvero il peso di quello che stava dicendo. E invece tutti addosso, nemmeno a un politico che dichiara di essere colpevole ricamano tutte queste parodie, nemmeno ai terroristi che mostrano i loro trofei in internet viene dedicato così tanto tempo e cura nella denigrazione. Mattia ha 21 anni ed è maturo, ma probabilmente la nostra società non ci lascia essere così indipendenti come una volta e la mentalità di un 21enne non è così differente da quella di un 17enne. Ripeto, non vorrei che non reggesse la pressione, perché non conosco molta gente pronta a sopportare questo linciaggio mediatico. Come se poi gli altri non avessero mai peccato, mi sembra davvero di vedere la rivincita dei cyberbulli.

Hasta siempre

The Boss

venerdì 1 maggio 2015

ALBERO DELLA VITA COPIA ALBERO DI PREZZEMOLO - MR T-GEY PREANNUNCIA BATTAGLIA LEGALE

Perché andare fino a Singapore a cercare il plagio quando a pochi km da Milano, a Peschiera del Garda più precisamente 141 km da EXPO, da 10 anni ogni giorno migliaia di bambini vedono e giocano con l'albero di Prezzemolo?


A Milano 35 metri di altezza per 42 di diametro, a Brescia 25 metri di altezza per 16 di diametro, 13 anni dopo le tecnologie sono molto avanzate, ma i concetti sono quelli:
- Un albero
- Giochi di luce
- Giochi d'acqua
- Musica
- Interno albero visitabile
- Dedicato ai più giovani
Poi? Volevi pure copiare il prezzo del biglietto di ingresso?
- Gardaland 34€ e Expo 39€,
- se però blocchi il giorno in anticipo Gardaland è 29€ e Expo 34€,
- il bambino 10,5€ a Expo a Gardaland fino a un metro GRATIS!
Ma soprattutto mi fa incazzare che tutti dicono che per visitare Expo ci vogliono almeno 2 giorni, secondo te si sono inventati la formula per venderti 2 biglietti con sconto? A Gardaland 47€ se fai 2 giorni consecutivi!
Copiate pure, ma almeno fatelo bene...

Comunque la notizia che mi è piaciuta di più sentire durante l'inaugurazione di ieri sera è stata la solidarietà dei bergamaschi e bresciani verso il padiglione del Nepal, che è stato abbandonato dai costruttori nepalesi tornati a casa dopo il sisma del 25 Aprile e in 5 giorni gli hanno finito il lavoro che tutti da mesi dicevano sarebbe stato consegnato in ritardo! Troppo forti i Magut! Certo ci saranno metà opere in stile nepalese e metà in stile bergamasco, ma insomma... Bravi, bravi, bravi!

Hasta Siempre

The Boss

P.S. Mr. T-Gey è il sindaco di Tanaboo, il paese di Prezzemolo, e il suo motto è "Ricchezza a volontà" e viene definito così "arrivista, astuto, macchiavellico per T-Gey il fine giustifica ogni mezzo. Un prepotente, voltagabbana, doppiogiochista e a volte subdolo, faccendiere e opportunista, proprio una bella faccia di bronzo". Sembra il tipo giusto per EXPO 2015! O almeno per chi l'ha gestita finora...


martedì 28 aprile 2015

MAGIC IN THE MOONLIGHT - COMMENTO PERSONALE, TRAMA, SPOILER FINALE

COMMENTO PERSONALE
Woody Allen è sempre una sicurezza? Stavolta nessuna donna nuda purtroppo, ma il film ha una fotografia stupenda, molto ricercate le immagini. Una storia d'amore a prima vista inserita in un film di spionaggio magico. La trama si scioglie dopo 10 minuti, ma non è quello il motivo per cui si guarda questo film.
TRAMA
Il prestigiatore più bravo sulla piazza riceve la visita di un concorrente amico d'infanzia che gli chiede aiuto. Una presunta finta medium sta dilapidando l'eredità di un povero illuso e innamorato, i due amici sono ingaggiati per svelare il trucco e salvare il malcapitato. Naturalmente la medium è molto carina e il prestigiatore è coinvolto in una storia traballante... Se poi aggiungiamo che tutto si svolge in un'estate francese...
SPOILER FINALE
I due prestigiatori non riescono a capire come questa medium faccia, ma, oltre che brava è pure bella. Ma all'inizio lui sembra diffidente e distaccato. Il protagonista, un cinico depresso, si lascia accecare dall'amore e convincere da prove ridicole e traballanti. Arriva anche a fare una conferenza stampa per sponsorizzare lui stesso la medium che gli ha aperto gli occhi e il cuore (dopo un pomeriggio in cui un temporale li ha sorpresi e si sono ritrovati fradici a guardare il cielo stellato...).
Un incidente alla zia però fa rinsavire il protagonista e finalmente capisce che l'amico era comunque un concorrente e per giunta invidioso. Dunque era lui la spalla della medium, ecco perché sapeva tutto della vita del protagonista e perché si allontanava al telefono prima delle visioni... Ma dai! Ma alla fine l'amore è più forte, lei ha saputo fargli cadere il velo e mostrato la bellezza della vita. E la zia lo ha fatto ragionare facendogli capire che la fidanzata attuale non è nulla di meglio di quella futura, anzi... Con la razionalità fa morire l'amore. Lei rinuncia all'ereditiere e si butta fra le braccia con un piccolo colpo di scena finale.
Trama decisamente banale, ma la storia d'amore a prima vista e l'abbandono del cinismo a tutti i costi, contornato dall'ottima fotografia rendono il film piacevole.

Hasta Siempre

The Boss

sabato 11 aprile 2015

10.000 VOLTE GRAZIE!

Tre anni fa chi l'avrebbe mai pensato che il blog avrebbe fatto 10.000 click?
10.000 volte qualcuno ha letto come la pensavi tu, 10.000 volte hai un po' influenzato la vita degli altri o quantomeno sei stato presente nella loro vita... 3.000 volte un professore si è letto lo strsso commento di invictus! 500 celiaci sono potuti tornare ad alcolizzarsi col campari!
Fa strano pensarci! Sono quasi commosso...
10.000 VOLTE GRAZIE!

TOMBAROLI E CANTINE DEI MUSEI PIENE - LE RICCHEZZE DEL SOTTOSUOLO SPRECATE

L'arte è il patrimonio del nostro Paese, un patrimonio che va salvaguardato ovviamente ma pure sfruttato, altrimenti che ce ne facciamo?
Ho visto una video inchiesta sui tombaroli che racconta di questo fenomeno che rinverdisce durante gli anni di crisi. Come più volte sostenuto, con la crisi chi aveva i soldi ne ha ancora di più, chi non ne aveva ne ha ancora meno... Così la disperazione ti porta a fare cose illegali ma che pensi non rechino danno a nessuno. La collettività purtroppo non è nessuno! Solo che non ce ne si accorge, non si ha un riscontro sul breve periodo. Chissà che potremmo conoscere sul nostro passato se le tombe etrusche, se i monumenti romani, Pompei, la Sicilia intera, non fossero state depredate nei secoli dai tombaroli. Ma d'altronde non si sa perché i tombaroli possano lavorare veloci ed andare dritti all'obiettivo, gli archeologi regolari invece debbano aspettare secoli per muovere un sasso fra burocrazie e menate varie.
Certo l'altra rabbia è quando hai la fortuna di visitare le cantine di un museo e ti ritrovi di fronte a km quadrati di opere d'arte abbandonate a se stesse e che nessuno mai vedrà. Creiamo più mostre, più musei, non ha senso tenere nascosta un'opera d'arte. Perdiamo valore ogni volta che uno non può vederla perché pagherebbe per farlo. Quando ho visto gli scantinati di un museo locale ho pensato: "i tombaroli non hanno tutti i torti", in fondo far sparire opere d'arte per darle al mondo privato o per farle marcire in un sottoscala... Anzi, quanto meno qualcuno saprà che esistono e se le godrà! E qualcun altro avrà mangiato...
Le soluzioni sono molteplici: creare più musei, aprire le collezioni private ogni tanto, dare lavoro a tutti gli archeologi che vengono formati/sfornati dalle nostre eccellenti università, legalizzare i tombaroli così che si possano catalogare, studiare, etc le loro scoperte e poi vendere al miglior offerente che saprà curarle ed apprezzarle meglio di uno scantinato umido.
Io non ho la capacità di suggerire la soluzione giusta, e devo ammettere che tifo per i tombaroli sin da bambino quando volevo fare l'archeopaleontologo e scelsi poi un'altra via perché con quel genere di mestieri non si mangia, però una soluzione va trovata, altrimenti questo Paese in crisi non coglierà l'occasione di sfruttare queste ricchezze del sottosuolo; agli arabi la terra ha regalato il petrolio, a noi la storia dell'arte, il petrolio prima o poi finisce, la nostra sete di cultura invece avrà sempre bisogno di essere saziata.

Hasta Siempre

The Boss


mercoledì 8 aprile 2015

ADVICY DRIVER - INVESTIAMO SULLA SICUREZZA

I colpi di sonno sono sempre il mio terrore. Da quando abito in montagna e la sera arrivo a casa stupendomi di non aver notato pezzi di strada mi sono sempre ripromesso che avrei affrontato seriamente la questione, ma non ho mai fatto nulla di più, fino a che... Ho trovato questa idea online!
Non ne avevo mai viste di così strutturate, di così interessanti e scientificamente sostenute. Una di quelle idee che uno poi si domanda: "ma perché non c'ho pensato pure io?" E forse capisci perché tu sei ancora un impiegatucolo e loro sono imprenditori...
Fatto sta che ho deciso di investire, di credere in questi ragazzi, di provare a vedere se almeno loro riusciranno ad aiutarmi a prevenire la sonnolenza!
Funzionerà anche nelle giornate noiose al lavoro? :)
Di sicuro però è utilizzabile anche per le attività fisiche che richiedono un monitoraggio del battito cardiaco, e il prezzo non è così lontano dal mercato... Una fascia cardio costa sui 60€, qui è a 90€ (più spese di spedizione). E secondo me è meno scomodo rispetto alla fascia cardio, più facile da portare, togliere e sistemare. Infatti sfrutta un principio molto diverso: mentre le fasce misurano con degli elettrodi i battiti percepiti vicino al cuore, questo usa un metodo a luce pulsata, come quello usato negli ospedali per le prove sul dito, che può andare bene in ogni parte del corpo (loro consegnano con un bracciale elastico stile orologio, ma può anche essere applicata ai calzini con una molla per intenderci). Poi una app del telefono fa da segnalatore quando la tua soglia di attenzione va sotto il limite, prima squilla e si illumina, poi manda sms a numeri ICE per chiedergli di svegliarti. Io lo metterei a tutti i guidatori che vedo in colonna al mattino/sera mentre percorrono la strada da casa al lavoro... Ma anche a quelli che in tangenziale per lavoro si fanno 3 ore di coda!
Boh! Non posso dire che funziona perché il principio del crowdfunding è quello di raccogliere prima di produrre, ora sono solo alla fase di prototipazione, ma il bello è che il contratto prevede che se non raggiungono l'obiettivo prefissato ti riaccreditano tutto!
Io ci credo e mi è piaciuta l'idea di scommettere sulle capacità di questo gruppo di ragazzi, e voi?
Fatevi un giro sul loro sito (si continua ad aprire il cookie di kickstarter, ma d'altronde senza soldi rimane solo un sogno! abbiate pazienza...)
Anzi, eccovi anche il link diretto per scommettere sulla vostra salute e sicurezza!
https://www.kickstarter.com/projects/advicydrive/advicy-drive-safety-wearable-device-to-prevent-dro

Hasta Siempre

The Boss

p.s. Non credete a quelli che dicono che la sicurezza vende solo ai cretini, la volta che ci lasci le penne perché non avevi pensato alla sicurezza il cretino chi è/era?

martedì 7 aprile 2015

RIGURGITO DI INTOLLERANZA - AIUTIAMOLI A SOPRAVVIVERE

L'intolleranza non è mai scomparsa, ma quello che mi preoccupa è che pure chi si è sempre professato di sinistra inizia a scricchiolare. Il renzismo ha aiutato a venire a galla i destrorsi che si erano convertiti per seguire la moda dell'anti berlusconismo. Mi fan ridere i pentiti del comunismo, ma allo stesso tempo mi dispiace che a difendere la posizione di quei disperati sui barconi siano rimasti solo gli estremisti.
La tolleranza e l'empatia non possono e non devono avere colore o bandiera. 700 morti oggi, 100 ieri e chissà quanti non sappiamo nemmeno che sono partiti e tutto quello che la maggioranza riesce a dire è: "facciamogli guerra così gli riportiamo la pace in casa". Dall'altro lato: "vogliono solo creare la loro identità culturale". Facciamo finta di non aver sentito il terzo polo che a domande dirette ha risposto più e più volte con critiche agli altri e nessuna presa di posizione.
Questi vanno semplicemente aiutati a scappare da un Paese in cui non vogliono più vivere, perché non possono più viverci come volevano. Sono disperati che sanno quanto stanno rischiando e partono pur di non sottostare al nuovo regime. Per ora limitiamoci a dargli un'accoglienza decente e il massimo della disponibilità in mezzo al mare, questo già sarebbe tanto.
Meno parole e più fatti, meno tribune politiche e più barche.

Hasta Siempre

The Boss

mercoledì 25 marzo 2015

COME PERDERE 30 KG IN 6 MESI - SOLO CONSIGLI NO VENDITA PRODOTTI

Da 105 a 75 kg da settembre a marzo. Sembra una di quelle pubblicità della TV. Invece io non vendo nulla, vi spiego solo come mio padre è ritornato a sentirsi meglio e godersi la vita.
Ad agosto, al mare, si rende conto che non può più andare avanti così, non riesce ad alzarsi dal lettino, quando fa i gradini dell'ingresso all'hotel ha il fiatone, russa come un trattore, si addormenta ovunque e in qualsiasi momento. Così va dal medico di base il quale come unico rimedio vede il dimagrimento. Pone come peso corretto per mio padre 75kg, lui ha 65anni ed è alto 1,70. Non è un obiettivo facile, soprattutto perché mio padre non è uno sportivo, lui legge libri e cucina.
Così, attraverso internet e un po' di mie memorie da superquark, creiamo il metodo del dimagrimento.
La teoria è: 7.000 kcal equivalgono a un kg. Ogni persona ha un proprio consumo basale (stile letargo), ogni minimo sforzo ti fa consumare qualcosa di più. Tornati dal medico chiediamo quale sia il basale di mio padre: 1.500 kcal. Ogni kcal consumata in più o assunta in più si trasforma in kg positivi o negativi.
Il lavoro più duro adesso era controllarsi, a ogni pasto ci si metteva con la tabella delle kcal degli alimenti (se ne trovano mille online) e si faceva il calcolo con bilancia e calcolatrice alla mano. Tutto è ben accetto, l'importante è non sforare le 1.500 kcal. A cosa corrispondono?
Colazione: caffè con dolcificante, 3 fette biscottate con un velo di miele o marmellata
Pranzo: 80 grammi di pasta, sugo rosso con qualche spezia, 30 gr di grana o formaggio molto stagionato, un frutto (mela, arancia, kiwi, ... No frutta dolce tipo uva), caffè con dolcificante
Cena: carne alla piastra senza condimenti grassi, magari fatta con senape, delle erbette aromatiche, aceto balsamico, inventate! Insalata con pomodori, 30 gr di grana e un frutto (come sopra).
Spuntini: 3 yogurt al giorno di quelli alla frutta ma a basso contenuto calorico, se ne trovano ovunque ormai.
Non ho detto che sia semplice, bisogna fare sacrifici, rinunciare alle cene con gli amici, all'alcol e al pane, ma se è la salute a richiederlo... (tornare a fare le scale e ad abbassarsi per allacciare le scarpe senza fatica è una soddisfazione). Poi sinceramente Natale, Capodanno e compleanni vari se li è fatti, ovvio che la domenica non poteva sperare di vedere il kg perso completamente...
Ora si sente in forma, ha ripreso a fare le passeggiate e lavoretti in giardino, ha dimezzato le medicine (su suggerimento del medico che ha controllato i valori del sangue 3 volte durante il percorso di dimagrimento).
Spero di esservi stato d'aiuto, non vi metto foto per privacy e perchè sembra davvero di diventare una pubblicità, lo scopo era di diffondere una buona pratica che non faccia del male al corpo e che aiuti a vivere meglio.

Hasta Siempre

The Boss

sabato 21 marzo 2015

LA TEORIA DEL TUTTO - COMMENTO PERSONALE, TRAMA, SPOILER FINALE

COMMENTO PERSONALE
Film terribilmente vero nei particolari della malattia, i sintomi sin dal principio sono descritti in maniera cruda e reale. La vita di Stephen Hawking è incredibile, un genio e pure un eroe che non si è mai arreso davanti alle difficoltà della SLA. Una speranza per tutti coloro che sono affetti da malattie ma non mollano mai!
Non è un film da premio o che sorprende ma di sicuro merita di essere visto per la morale.
TRAMA
Stephen è uno studente universitario brillante, si distingue fra i suoi compagni e si fa notare dai docenti. Gode appieno la vita universitaria fra festini e ragazze, ma un giorno si inciampa e il medico gli diagnostica la malattia del motoneurone dando 2 anni di aspettativa massima di vita...
SPOILER FINALE
Come tutti i film biografici c'è poco da dire, Stephen Hawking è ancora vivo, ha scritto libri ritenuti pietre miliari della astrofisica, ha avuto 3figli e 2 mogli. La cosa stupenda è la voglia di vivere e di donare la propria conoscenza all'umanità, anche se la malattia ha reso tutto più difficile e chi gli è stato a fianco ha sofferto con lui aiutandolo.
Ciò che mi ha stupito è che ha fatto tutto quello che lo ha reso famoso già da malato, ha creato due famiglie, avuto 3 figli e scritto libri incredibili sempre da malato.
Un vero esempio per chi si lamenta della vita per qualche difficoltà quotidiana.

Hasta Siempre

The Boss

sabato 7 marzo 2015

SELMA - COMMENTO PERSONALE, TRAMA, SPOILER FINALE

COMMENTO PERSONALE
Il vero vincitore degli oscar 2015 doveva essere Selma. A me questa serie di film da intellettualoidi che stanno premiando non piace. Selma parla di una storia vera, lo fa in maniera corretta e imparziale, ha un impegno sociale forte in questo periodo di inasprimento della discriminazione razziale in America. Selma ci racconta la lotta pacifista fatta pochi anni fa (50 giusto il 7 marzo) per i diritti degli afroamericani e che già oggi sembra sia stata dimenticata da tutti. Lo consiglio a chi come me ha memoria corta o vuole comunque approfondire un periodo storico sempre molto attuale, nell'Italia dei 1.000 migranti al giorno soprattutto.
Magari lascerei il miglior attore a Birdman, perché fare il pazzo non è mai semplice, ma la regia premiata per aver fatto la scelta di non tagliare le scene mi sembra una stronzata, così come il miglior film dato a un film che usa il trito e ritrito tema della maschera... Forse gli americani non hanno mai studiato Pirandello...
TRAMA
Il film parla di un fatto storico, c'è poco da fare spoiler o dilungarsi a spiegare i protagonisti, Martin Luther King è già all'apice della sua fama, è appena stato insignito del premio Nobel per la pace, il Presidente degli USA lo riceve come fosse un amico, tutti lo ammirano, ma lui non ha ancora vinto tutte le battaglie: gli afroamericani hanno ancora difficoltà a iscriversi alle liste elettorali. Viene mostrato l'esempio di una signora tanto gentile e carina che si presenta all'ufficio pubblico per iscriversi alle liste elettorali, ma le viene negato il diritto perché non supera la prova: conoscere i nomi di tutti i giudici del suo Stato. Una prova iniqua a cui lei si sottopone regolarmente perché crede nel suo diritto al voto.
Selma, infatti, viene scelta dal movimento antirazziale proprio perché i cittadini sono stati ben indottrinati dai membri locali.
SPOILER FINALE
Come dicevo sopra c'è gran poco da dire, gli afroamericani oggi votano, chissà chi li ha aiutati ad acquisire questo diritto?
Però il film spiega bene quanto è stata dura: la famiglia King che doveva vivere col timore di un attentato ogni giorno, i caucasici che avevano il diritto non scritto di vessare psicologicamente e fisicamente gli afroamericani rimanendo impuniti, gli stessi movimenti per i diritti dell'uomo che si combattevano per imporre la propria linea di azione (King con il pacifismo e Malcolm X con l'interventismo).
Il gioco di King era infatti di far massacrare di botte la gente davanti alle telecamere per sensibilizzare milioni di spettatori e mettere in imbarazzo il Presidente degli USA che non voleva scendere a patti sulla questione in quel momento. Non è facile però convincere la gente a fare un sit-in senza rispondere alle vessazioni dei caucasici, così ci scappa un pugno in volto al poliziotto... 0-1 mediatico...
King viene arrestato e il movimento organizza una marcia di protesta. Naturalmente lo fa di sera e nel buio ci scappa il morto... Mediaticamente gratuito. Sempre 0-1. Ma gli animi si scaldano e non poco.
Così King organizza una marcia da Selma verso il Campidoglio con tutti gli afroamericani di Selma, la polizia intima l'alt e senza pensarci due volte massacra la gente davanti alle TV di mezzo mondo. 2-1! La marcia viene ripetuta con migliaia di persone da tutta l'America, il Presidente è in scacco, ordina al governatore di non alzare un dito e così verrà fatto. King si trova in imbarazzo di fronte alla strada senza oppositori e adducendo che aveva paura di un'imboscata fa tornare tutti a casa (io la leggo così, poi magari davvero li avrebbero aspettati al di là del ponte per menarli, non lo sapremo mai). 2-2...
Quella notte però un gruppo di caucasici locali uccide un attivista caucasico, è il 3-2!
Nel mentre anche il resto del mondo va avanti, Malcolm X è stato ucciso proprio in quel periodo dopo una visita alla moglie di King per avvicinare le due posizioni e la tensione si alza...
Il Presidente non può più stare fermo, tutti invocano la pace, la marcia viene ripetuta e portata a compimento, il diritto al voto concesso immediatamente.
Vissero tutti felici e contenti? No, purtroppo... La storia ci insegna che King fu ucciso e ancora oggi gli afroamericani sono vittime di razzismo, discriminazione e violenza impunita. Forse è il caso di fare un richiamo del vaccino antirazzista ogni tanto...

Hasta Siempre

The Boss

lunedì 23 febbraio 2015

AULULARIA - LA PENTOLA D'ORO, PLAUTO

Una commedia sempre attuale. Un commento banale ma quanto mai vero. L'avidità è il male della nostra società e più si è ricchi e più se ne vorrebbero. Peggio ancora se un povero si arricchisce, la fame atavica si fa sentire ancora più forte! Penso a quei cretini che continuano a beccare per le bustarelle, non gli sarebbe bastato il guadagno lecito?
Il protagonista trova una pentola d'oro e qui iniziano le sue disavventure. La paura che qualcuno lo scopra non lo lascia vivere e costringe nella povertà anche la figlia e la serva (nella traduzione moderna una simpatica badante dell'Est). Un giorno il ricco del paese, un anziano sfortunato ma ricco, chiede in sposa la bella figlia dell'avido. Era l'unica speranza di sposarsi per lei in quanto non aveva dote, ma il padre avido pensa sempre male e non si dà pena... Il colpo di scena è introdotto dall'onnipresente servo furbo (chissà perché, un giovane romanaccio) che scopre la pentola e la trafuga. Come viene riequilibrato tutto? La figlia dell'avido, povera ma sveglia, era aspetta un figlio dal nipote del ricco. Il servo dunque propone lo scambio: la pentola in cambio del matrimonio della figlia col nipote stupido (e pure la sua vita era in ballo, la pena per gli schiavi ladri era la morte). Vissero tutti felici, ricchi e contenti.
La morale? Goditi sti soldi e non essere avido altrimenti perderai anche quel poco che hai senza averlo mai sfruttato! Il tema della "roba" è stato più volte ripreso nella letteratura ma la commedia degli scambi è sempre carina, anche quando tradotta riammodernandola.

Hasta Siempre

The Boss

IL GIOVANE FAVOLOSO - COMMENTO PERSONALE, TRAMA, SPOILER FINALE

COMMENTO PERSONALE
Premesso che chi vede un film del genere sa già cosa lo aspetta, oppure ha sbagliato sala all'UCI, devo ammettere che si tratta di un bel film. Non è per nulla pedante, non lascia troppi silenzi, è un mix corretto di poesia e storia. 2 ore e mezza sono passate senza colpi di sonno e con qualche sorpresa. La storia di Leopardi è emozionante e con qualche piccolo colpo di scena/trascorso esilarante che spezzano il suo pessimismo cosmico... La scelta di inserire delle musiche moderne dona un ritmo nuovo alla biografia che comunque è risaputa sin dalle memorie scolastiche.
Consigliato a chi piace la letteratura e non solo agli amanti di Leopardi (io stesso ritengo la sua capacità più poetica che filosofica, con grande rispetto per la morale che non condivido e ammirazione per lo stile).

TRAMA
3 bambini si rincorrono nel giardino di casa... sono 3 contini, i fratelli Leopardi. Sin dal principio del film si sottolinea il difficile rapporto con i genitori troppo presenti: la madre fredda e austera, il padre buono ma pretenzioso e protettivo.
Giacomo, il maggiore dei 3, è il più brillante e accetta di mal grado il giogo dei genitori e del paese, in cui l'unico divertimento è lo studio "pazzo e disperatissimo".

SPOILER FINALE
C'è gran poco da spoilerare... alla fine muore! :) Scherzi a parte, è un film carino e pieno di sorprese. Spiega molto bene tutte le vicissitudini che lo portano da Recanati a Firenze, poi a Roma e infine a Napoli. La sua vita triste e solitaria, il suo pensiero sempre arrabbiato col mondo e la natura matrigna, le varie sfortune che lo perseguitano sono ben compensate dai momenti con il caro amico Ranieri e gli altri letterati come Giordani (parecchi incontri e parecchie città sono state saltate nel film, ma credo sia questione anche di tempo... già 2 ore e mezza sono tante) che lo accompagnano per tutta la vita comprendendo la sua grandezza e la sua genialità. Lui si appoggia a loro come complemento di ciò che la natura non gli ha donato, difficoltà fisiche e malanni perenni gli impediscono anche di vedere e scrivere, oltre che di camminare agevolmente. Le immagini più belle sono quando il regista ci lascia intuire la poesia dalle fotografie proposte, così ci si compiace a comprendere i momenti salienti della storia di Leopardi attraverso i suoi canti più famosi: A Silvia, L'ermo colle, Canto di un pastore errante, La ginestra, ... e tanti altri che vengono citati e lasciati intuire dal video.
I momenti del bordello, di lui sulla spiaggia, in riva al fiume a piangere, ma anche la ribellione al padre (solo immaginaria nell'urlo soffocato), i momenti di tenerezza con la sorella e la sorella presa Paolina, sono tutti momenti che ci piace immaginare siano andati davvero così perchè rendono più umano quel mostro di bravura del Leopardi.

Hasta siempre

The Boss

venerdì 20 febbraio 2015

RAI - ABBONAMENTO E PUBBLICITÀ NELLE FICTION

Edison e Eni in "Che Dio ci aiuti" e a "Un passo dal cielo", qui anche Loacker la fa da padrone.
A me va benissimo che a ogni rientro dalla pubblicità mi metti la frasettina per evitare di cadere nella pubblicità occulta, ma non può essere che una tv di Stato, finanziata con i soldi degli italiani attraverso l'abbonamento, si metta a fare pubblicità pure durante la trasmissione. Si sta avverando il sogno del prof di marketing, lui diceva: "il film è la pausa fra una pubblicità e l'altra".
Una vergogna! Soprattutto perchè puntano sui programmi più sensibili, hanno creato il filo rosso delle fiction del giovedì sera che attira tutti i vecchi e rincoglioniti vari e poi ci piazzano le pubblicità di Edison, Eni e Loacker così evitano il porta a porta per far cambiare i contratti, pungono sulla ristrutturazione di immobili gli unici che possono permettersela avendo la pensione e infine se li comprano con un po' di dolcetti... 
VERGOGNA!
Preferirei qualche canale tematico in meno ma niente pubblicità... con quel che paghiamo poi!

Hasta Siempre

The Boss

lunedì 16 febbraio 2015

BIRDMAN - COMMENTO PERSONALE, TRAMA, SPOILER FINALE

COMMENTO PERSONALE
9 candidature al premio oscar attirano come uno specchietto per le allodole, in realtà per capire il film bisogna essere amanti di un certo genere. Personalmente mi sono perso nelle sequenze senza tagli che portano dalla realtà al sogno con qualche piccola interruzione, non sempre, di comete e meduse spiaggiate (gli alti e i bassi della vita del protagonista). Bisogna poi voler vedere un film che non abbia un senso compiuto, bisogna guardare all'allegoria generale che vuole esprimere il malessere del cinema moderno. Una critica forte a questi attori che vivono per il loro personaggio e che confondono troppo spesso la realtà per la finzione. Quelli che nel film sono definiti "celebrità e non attori".
La frase che mi è piaciuta di più del film è: "confondi l'amore con l'ammirazione". Ma non è l'unica meritevole di nota. Consiglio la visione a un pubblico attento e non troppo legato ai canoni di cinema classico con trama limpida e lieto fine, le volgarità non si sprecano (detto brutalmente la prima volta che mi ci sono approcciato mi sono addormentato dopo 5 minuti e mi sono svegliato su un dialogo: "come fai a conoscerlo?", "condividiamo una vagina")

TRAMA
Thompson è un attore legato al suo personaggio di supereroe vestito da uccello: Birdman. Per togliersi questa macchia indelebile che lo perseguita si ritira dal cinema e vuole provare a riscattarsi facendo regista, produttore e attore di una piece teatrale (di discutibile fattura). Attori principali sono parenti e amici, fra cui un attore vero che dovrebbe dare la svolta giusta alla storia.

SPOILER FINALE
Thompson è così preso dal suo personaggio che vive come se fosse davvero un supereroe e le immagini si confondono fra realtà e immaginazione, ogni tanto sposta oggetti con la mente, vola, ... Non è facile capire a che tipo di film ci si sta approcciando di primo acchito, poi la critica al cinema che rende un attore prigioniero del suo personaggio è sempre più palese, sino ad arrivare all'esplicitazione nella scena con la giornalista che dovrà stroncare la sua piece.
Ad aggravare il tutto ci sono gli altri attori: una coppia scoppiata che ha nella parte femminile una fragile attrice di Broadway e nel maschile un figo che si sente vero solo sul palco; la seconda moglie di Thompson che pensa di essere incinta; l'ex attore fatto fuori con un incidente non troppo casuale che farà causa a Thompson; la figlia che è ex tossico-dipendente e attratta da tutto ciò che è trasgressione (compreso farsi il figo e distruggere il morale del già fin troppo fragile padre divorziato); la ex moglie che ricorda i passaggi più bui della storia amorosa comprese le scene di violenza legate alla confusione fra "ammirazione con l'amore" (Thompson le ha tirato un coltello perché lei ha criticato un suo film).
Spesso Thompson si ritrova in scende a metà fra la realtà e il sogno, sente la voce del protagonista di Birdman che lo galvanizza e gli suggerisce di tornare ad interpretarlo: fa levitazione e risponde in skype alla figlia, scaglia oggetti con la forza del pensiero e poi si fa male con lo specchio, vola dal grattacielo e non paga il taxi quando atterra, si fa due passi in centro e si ritrova in mezzo a una battaglia con mostri giganti... La parodia di un film americano sui supereroi Marvel che vanno tanto di moda oggi (o di uno di quelli Disney con Johnny Depp, che forse poteva essere il protagonista del vero finale dicono in internet altri blog). Il tutto intramezzato da comete e meduse spiaggiate a segnare gli alti e bassi della vita. 
Il finale è prevedibile e lascia in teoria aperta l'interpretazione, nella pratica svolge la sua funzione di critica al cinema fino in fondo: Thompson, dopo 3 anteprime andate una peggio dell'altra (il figo che si lamenta in scena per il poco alcol nel bicchiere, una volta resta in mutande in mezzo alla strada, ...) finalmente arriva all'atto finale della Prima: ma prende una pistola vera anziché una finta (cosa già chiamata da una battuta fatta dal figo a inizio film). Arriva sul palco evidentemente scosso: non si ritiene un buon padre, la moglie lo odia, l'ex moglie lo odia, tutti lo vedono solo come Birdman e non come attore o uomo,... così, anziché sparare a salve, spara davvero. La giornalista esce subito senza nemmeno applaudire, aveva detto che avrebbe stroncato la piece comunque fosse andata perché non era un lavoro per "celebrità ma per attori", gli altri si abbandonano in una standing ovation e successive preghiere al parco per l'attore vittima di un increscioso "incidente"...
Il giorno dopo Thompson è vivo, si è solo sparato al naso, la giornalista non poteva stroncare la piece di un suicida, finisce quindi intitolando il suo articolo "l'imprevedibile virtù dell'ignoranza" cioè la capacità di una celebrità ignorante dell'arte di essere attore di portare la realtà sul palco, di vivere col sangue il palco.
Ironia della sorte la maschera di gesso messa a proteggere il naso ricorda molto la maschera di Birdman, lui sembra guarito (probabilmente sono passati giorni e giorni ma l'assenza di tagli non ti consentono di esserne certo), così cosa può succedere a una persona che ha appena tentato il suicidio (e che si crede un supereroe volante) se viene lasciata in una stanza da sola con le finestre che danno sulla strada?
Thompson spicca il volo! Lo sguardo della figlia prima lo cerca spaventato verso il basso e poi si alza al cielo sorridente (come direbbe la mia prof del liceo la figlia è boopide). 
Sarà morto? Chissene! O meglio, di sicuro sì, ma non era questo il senso del film, il problema è che viviamo in un mondo in cui le persone sono la loro maschera e non più loro stesse, sono celebrità e non attori, sono supereroi e non uomini, vogliono l'ammirazione non l'amore... fino al punto di credere di poter volare (quasi pirandelliano, ma sarebbe uno sminuire Pirandello).

Hasta siempre

The Boss

p.s. il finale alternativo è che Thompson muore davvero e lo sostituiscono con Johnny Depp che si relaziona con la voce del pirata dei caraibi.

mercoledì 11 febbraio 2015

NON SPOSATE LE MIE FIGLIE - COMMENTO PERSONALE, TRAMA E SPOILER FINALE

COMMENTO PERSONALE

Una commedia francese facile e divertente, tante battute che richiamano il nostro essere perbenisti di facciata e razzisti di sottofondo strappano risate e fanno pensare. Consigliato per una serata in famiglia senza volgarità e con tanti sorrisi.

TRAMA

Il trailer praticamente svela già tutto: una famiglia francese, benestanti di provincia, hanno 4 figlie, di cui già 3 sposate rispettivamente con un mussulmano, un ebreo e un cinese. 
Oltre alle differenze etniche e religiose ci si mettono anche le sventure delle varie famiglie, il lavoro che non va per il genero, la depressione della madre, una figlia ipersensibile,... In qualche modo però le famiglie riescono a trovare dei compromessi per non badare troppo alle diversità e sciagure varie e volersi tutti bene.
La quarta figlia naturalmente non è caduta da un ramo diverso... Per la grande famiglia questa volta però sembra stia arrivando la goccia che farà traboccare il vaso!

!SPOILER FINALE!

Dopo tante scene esilaranti e dissacranti su ogni tabù religioso possibile, si prepara lo scontro finale: i due consuoceri sono entrambi convinti di essere tolleranti, ma allo stesso tempo hanno qualche rimostranza verso il diverso. Chi fa il democratico ma dà colpa alla Francia di essere la causa di tutti i mali del Marocco e chi si sente Gaullista ma ha paura di dare la figlia in mano a un selvaggio. 
Il tutto si risolve, come da buona tradizione mediterranea, a tavola. I due prima vanno a pesca assieme per rimanere appartati durante lo scontro, ma soddisfatti dal riconoscimento comune delle proprie mancanze si trovano d'accordo e finiscono a mangiare e bere. Forse anche troppo, visto che saranno arrestati per ubriachezza molesta! 
Ma tutto è bene quel che finisce bene, così vengono liberati dal carcere e riescono a rimettere insieme i cocci della famiglia che si stava sgretolando. Recuperano la figlia che stava tornando a Parigi col treno abbandonando il matrimonio, fanno pace i genitori che stavano per divorziare e vissero tutti felici e contenti.
Il matrimonio conclusivo riassume tutto ciò che c'è di buono nella storia, la morale è che nonostante le etnie e religioni diverse siamo tutti umani fatti per amare.

Hasta Siempre

The Boss

sabato 7 febbraio 2015

AMERICAN SNIPER - TRAMA, COMMENTO PERSONALE E SPOILER FINALE

TRAMA
Un film forte e coinvolgente sulla storia vera di un seals ai tempi della guerra in Iraq.
Il protagonista é un ragazzo texano cresciuto come lo stereotipo dei texani: "Dio, patria, famiglia" é la citazione che spiega meglio la sua figura di fratello protettivo, idolo delle ragazzine perché vince i rodei ma si trova tradito dalla compagna, cristiano che si porta sempre con sé la bibbia rubata in chiesa da piccino (ma non la legge mai perché non é praticante). A seguito del tradimento decide di partire per proteggere la patria come ha sempre fatto col fratello, affronta le dure prove per diventare un vero cecchino e nel mentre trova l'amore della sua vita. Lei, nonostante sappia con chi si stia sposando, cercherà più volte di farlo redimere (cosa stranamente comune nelle donne).
COMMENTO PERSONALE
Una storia vera ha gran poco da commentare; è un film crudo, non si risparmia atrocità (il bambino perforato con un trapano non è stato facile da guardare), eppure questo ti sa far comprendere meglio lo stato d'animo del protagonista quando torna a casa e non riesce a staccare la sua mente da quegli orrori.
Consiglio di vedere questo film a tutti per capire quanto è dura la guerra e quanto è duro il rientro. Sconsiglio ai deboli di stomaco.
SPOILER FINALE
Il protagonista parte per 4 missioni, l'obiettivo di uccidere il fantomatico cecchino siriano ex atleta delle olimpiadi lo farà tornare sul campo di battaglia, dove perderà gli amici e vedrà impazzire il fratello.
Anche lui ad ogni viaggio perde sempre più lucidità, non riesce a staccare e quando torna in America ha difficoltà a relazionarsi con la famiglia. Scene crude di combattimenti e sparatorie non vengono risparmiati in ogni momento del film, soprattutto nel finale quando il gruppo a lui affidato si salva rocambolescamente da un assedio. Non sai mai cosa aspettarti, tanto è che nel finale, quando lui si congeda dalla marina sorge il dubbio su come dovrà finire questo film. Il protagonista si dedica al recupero dei poveri reduci della guerra in Iraq, ritorna a vivere la sua vita normale e il suo amore per la famiglia.
Il finale è davvero a sorpresa: durante una sua visita a un reduce questo lo uccide.
L'America si ferma per un giorno ai suoi funerali e gli viene dedicato un rodeo. Io da italiano medio sinceramente non sapevo nemmeno chi fosse... chissà se in America qualcuno vedendo il film si è ricordato di lui e della sua storia di eroe della patria!

Hasta siempre

The Boss


sabato 31 gennaio 2015

TERME SAN PELLEGRINO - RELAX A 360°

Dopo decenni le terme di San Pellegrino Terme riaprono, come si può non andare a sbirciare? Sì, 10 anni fa non ci avrei nemmeno pensato... ma ora l'età si fa sentire... e poi è una bella occasione per coccolarci con la fidanzata!
Arrivando dal fondo valle ci accoglie la pittoresca facciata del casinò che cambia sfumature di colore dal blu al rosso. I carabinieri a garantire l'ordine sul fondo della scalinata che porta all'ingresso attraverso il parco della villa, i posteggi folli della gente ansiosa di provare questa novità, le risate grasse del medio bergamasco al pensiero delle esperienze che tipicamente vivono nei sogni sulle terme... questo è il contorno che ci aspetta. Mi gasa un sacco!
L'accoglienza è carina, il personale molto disponibile ci spiega che senza prenotazione (che era gratis ma apotropaicamente non avevamo fatta) bisognerà aspettare un po', ma ci avrebbero chiamati al cellulare appena si fosse liberato un posto. Quell'appena è durato circa un'ora e mezza... Ma ne è valsa la pena!
Gli spogliatoi sono confortevoli e sufficienti per ospitare l'orda di gente, una scalinata accoglie la marmaglia in ciabattine e accappatoio portando al primo piano dove ci accoglie la sala dei profumi. Naturalmente tutti a giocare con i tester come se fossero super liquidator! Bei ricordi... Di lì un corridoio di disimpegno (con un distributore di tisane e relativa zona relax) porta alla zona nuova, dove su tre piani ci accolgono sale con bagno turco, saune, piscine, cascate, idromassaggi, docce ... tutto quello che di solito si trova in una SPA ma molto nuovo e molto ampio, ciò rende meno sgradevole l'affollamento. Non abbiamo mai trovato una locale troppo pieno per non poterci entrare.
Se devo sottolineare un qualcosa di particolare direi le piscine esterne, ma potrei risultare banale, perchè in fondo è facile lasciare a bocca aperta con lo spettacolo delle stelle e il vapore acqueo che si leva dalle piscine a 30 gradi verso il gelo della valle... La doccia sdraiati mi ha davvero sorpreso. I getti che ti percorrono tutta la schiena, le braccia, le gambe... Davvero rilassante!
Infine non si può non citare il buffet! Secondo voi come ci si può comportare in un buffet gratuito? Le cavallette avevano più grazia! Io però, da sfigato celiaco, mi sono dovuto accontentare di un po' di formaggio e qualche bottiglia di spumante... :)
Attenzione agli spogliatoi, ho conoscenti a cui sono stati rubati i portafogli dagli armadietti! Ma credo che comunque uno potrebbe pensarci anche da solo che non è il caso di portare troppa roba in quei posti...
Consiglio vivamente di andarci, anche solo per un pomeriggio.

Hasta Siempre

The Boss