Ma come si determina il prezzo dell'energia? A parte la geopolitica e ai movimenti di truppe sui fronti (l'aumento del costo del gas influenza anche quello della corrente perché al 60% viene prodotta bruciando gas), c'è un mercato dell'energia istituito nel 1999 e funzionante dal 2004 chiamato "mercato del giorno prima". Ogni giorno si va a negoziare il costo per l'energia per ogni ora del giorno dopo. In base ai valori di mWh che viene deciso che servano per ogni fascia oraria, si chiede ai produttori e trader di fare un'offerta, i mWh vengono assegnati a partire dagli operatori con prezzo minore fino al completamento delle necessità. Ma qui viene il bello, a quale prezzo viene pagata quell'energia? Non a quello di offerta, bensì al prezzo calcolato con il sistema del prezzo marginale, cioè quello più alto offerto fra gli operatori prescelti!
Esempio: se per quell'ora del giorno dopo servono 10mWh e si presenteranno 4 fornitori:
a) 5 mWh per 1€
b) 4 mWh per 2€
c) 1 mWh per 3€
d) 3 mWh per 4€
in questo caso d) viene escluso e tutti gli altri vengono pagati al prezzo di c)! Così i 10 mWh anziché costarci 16€ ci costeranno 30€... Complimenti a chi ha fatto la norma!
Giusto per tornare alla cronaca, un altro fornitore minore è andato in crisi due settimane fa e per gennaio ci si aspetta un' ecatombe dei restanti. Probabilmente il mercato si polarizzerà sui too big to fail (statali o quasi), le solite Enel ed Eni...
Le aziende energivore stanno chiedendo di immettere sul mercato le riserve di gas per aumentare l'offerta e abbassare il prezzo altrimenti saranno costrette a lavorare solo di notte o addirittura chiudere.
Buone feste e cercate di stare fuori casa più tempo possibile così non consumate energia!