La disoccupazione è il male italiano dei nostri giorni, però si è sempre detto che la fantasia è la nostra salvezza! Diciamo che la soluzione di aprire un agriturismo è il sogno di ogni 40enne deluso dal mondo dunque non si brilla in fantasia almeno in questo, ma usare questo per attaccare la mafia è stato un bel espediente. Consigliato per farsi due risate senza troppe volgarità e con un vago fine morale...
TRAMA
Un gruppo di 40enni delusi dai lavoretti che stanno facendo decidono, ognuno per i fatti suoi, di comprare un rudere e trasformarlo in agriturismo. Peccato che il mondo moderno di internet non aiuta a sfuggire dalle logiche della mafia, così si ritrovano tutti ad aver comprato lo stesso fatiscente locale. Un gruppo di cittadini borghesi con una casa da ristrutturare e i mafiosi del paese da tenere a bada!
SPOILER FINALE
Uno dei protagonisti è un vero spiantato e si è lasciato dietro qualche scheletro, così i protagonisti vengono raggiunti da un fortissimo, in tutti i sensi, comunista vecchia guardia che li aiuterà a sistemare casa e tenere lontani i mafiosi della zona. Più che tenerli lontani in realtà li tiene troppo vicini, sequestrati in cantina! La Giulia del titolo è la macchina del primo mafioso che ha provato a chiedere il pizzo e si è ritrovato sequestrato. Per far sparire l'auto la sotterreranno, senza ricordarsi però di spegnere la radio! Così ogni tanto riparte e questo crea l'effetto fantasmi che attirerà la clientela.
Nella storia si inserisco anche a vario titolo un migrante raccoglitore di pomodori e una ragazza madre disoccupata, giusto per non farsi mancare nulla (secondo me le sovvenzioni ai film aumentano in base a quanti temi sociali tocchi).
Naturalmente non può finire così, i mafiosi tornano a più riprese e diventa sempre più difficile gestirli, il finale è infatti la rocambolesca fuga dei protagonisti sulla mitica Giulia fornita dal mafioso pentito.
Compra la nuova Giulia, compra la nuova Giulia, compra la nuova Giulia...
Hasta Siempre
The Boss
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