sabato 30 ottobre 2021

GREEN NETWORK E LA CRISI ENERGETICA

Chi non ha sentito parlare della crisi energetica in questi ultimi mesi? Tutti a parlare del rincaro in bolletta che finora però è arrivato solo per chi non avevo un fornitore di libero mercato, che di solito tende a fare le offerte con prezzo fisso per x anni mentre il mercato di maggior tutela ridefinisce i prezzi ogni 3 mesi, e dalle tasse che sono indicizzate al costo della materia prima. Sembra che però nessuno abbia mai pensato a quello che sarebbe stato ovvio immaginare: i fallimenti delle società reseller. 
Nel sottobosco delle ESCo (Energy Service Company) la notizia è ormai data per certa ma online trovi solo 4 righe sul giornale di settore, Staffetta quotidiana: Green Network è sull'orlo del precipizio e le società concorrenti le stanno già ronzando intorno. Le quattro righe riportano che Axpo si sta interessando a una parte dei clienti e dal 2 di Novembre  (lavorativamente, oggi) ci sarà lo stop al contratto di dispacciamento. 
Cosa significa? Green Network non ci sarà più. E i clienti? Verranno ceduti a enti concorrenti per non creare disservizi, i clienti avranno poi 7 giorni per scegliersi un nuovo fornitore oppure verranno riversati nel Mercato di maggior tutela.
Quindi? È arrivato il momento di pagare gli aumenti sulla bolletta di cui tanto si è parlato! I nuovi contratti non saranno in continuità ma verranno stipulati con i nuovi valori di mercato, il calmiere dello Stato è solo sul lato tasse e solo per i privati, tutto il resto uscirà dal portafogli del singolo cittadino o della singola impresa (eh sì, le energivore qui si giocano la tanto sperata crescita del 2021 post pandemia). 
Perché? Se i clienti, pensando di aver fatto un affare trattando il costo dell'energia con il mercato libero, hanno portato il mercato a fallire adesso devono tornare a sorbirsi le tariffe reali. Da un lati i fornitori non possono giocare sempre al ribasso pur di accaparrarsi quote di mercato, prima o poi arriva la resa dei conti. Dall'altro lato i clienti non posso sperare di chiedere sempre sconti sperando che i fornitori sopportino tutto il peso degli aumenti. Chi ha fissato il prezzo sul minimo storico ha messo in crisi le società rivenditrici non appena i prezzi sono schizzati alle stelle. Ci sono fornitori che hanno agito per tempo facendo modifiche unilaterali ai contratti imponendo un aumento, o lasciando liberi di andare da un altro fornitore con i nuovi prezzi di mercato, e chi invece non ha fatto in tempo e ci ha lasciato le penne. Era un mercato drogato e, seppur le aziende si fossero coperte con gli investimenti, probabilmente nessuno si immaginava un'impennata simile dei costi della materia prima. Perché c'è stata questa esplosione dei costi? Qui si passa alla geopolitica e alla macroeconomia, forse anche scadendo al complottismo se avete letto i giornali di opinione in questo mesi, e io preferisco fermarmi alla microeconomia e al mio salvadanaio. 
Consigli per gli acquisti: se nel cercare il nuovo fornitore vi imbatterete in un prezzo migliore di quello che già stavate pagando fatevi una domanda, non è detto che sia l'unica società finita in questo circolo vizioso. Ovvio che potete approfittarne aspettando di essere rimessi sul mercato non appena salta anche il fornitore nuovo! Fatto sta che è un mercato malato e qualcosa dovrà succedere per riportare l'equilibrio.
Speriamo che le notizie ufficiali arrivino presto e smentiscano i rumor di questi due giorni di telefoni bollenti. Ci speravamo tutti tanto in questa ripartenza! 

Hasta Siempre

The Boss