domenica 11 ottobre 2015

LA BUROCRAZIA CHE UCCIDE I SOGNI

Come i più assidui lettori avranno potuto notare, il ritmo dei post è diminuito sensibilmente, il motivo è che sto affrontando la sfida di andarmene da casa.
Sembra tutto semplice: vedi un po' di case, capisci cosa vuoi, stringi una mano, firmi il contratto e poi... E poi ti trovi a combattere con la burocrazia dello Stato!
Per aprire le utenze, e non pagarle doppie, ti serve la residenza, per fare la residenza ti serve la registrazione del contratto, per fare tutto bisogna, oltre che naturalmente  pagare, andare a consegnare tutti i documenti in originale presso gli sportelli. Nell'epoca della PEC io devo fare code, scoprire un pezzo alla volta le cose che mi servono, perdere giornate di lavoro per consegnare due fogli firmati?
Ma la cosa più divertente sono i "controlli incrociati", quelli che faranno tra i documenti che consegno in ufficio anagrafe e quelli in ufficio tributi (in cui dichiaro le medesime cose) e quelli dichiarati in ufficio tecnico (da cui ho preso le informazioni sull'immobile che ho consegnato agli altri). Tempo previsto per parlare coi vicini d'ufficio: 15 giorni! Mah! Per forza poi andiamo a rotoli!

Hasta Siempre

The Boss

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