sabato 30 marzo 2013

LETTERA AL PRESIDENTE - RICETTA PER IL NUOVO GOVERNO


Caro Napolitano, 
ti scrivo per chiederti di fare la voce grossa una volta ogni tanto. 
Prendi coraggio e metti in riga quei quattro politicanti che per non mollare la seggiola ci stanno portando nel baratro. 
Obbligali a fare sto governo di larghe intese, che tanto sono tutti ladri uguali e non cambia nulla quando votano, valgono sempre uno anche se hanno costi diversi.. 
Scrivi una bella lista di cose da fare immediatamente, tanto tutti le conoscono: pensioni, pagamenti, semplificazione, tagli, appalti pubblici,... quei punti fondamentali per far ripartire l'economia. 
Appena li portano a termine si torna al voto, ma la legge elettorale trova il modo di non farla fare a loro, altrimenti chissà che si inventano per non perdere il posto. Falla tu, un referendum, il Presidente del Senato, una commissione di esperti, un testo semplice e magari copiando qua e là le best practices. Magari un doppio turno simil francese, così non c'è più nessuno che governa con meno del 30%, che poi anche il popolo fa fatica a sentirsi suo il governo eletto; mi piacerebbe pure l'obbligo di raggiungere il quorum del 50% al secondo turno, così togli ogni ombra di dubbio ai cittadini sui vincitori, anche se mi accorgo che forse così si rischia di non eleggere più nessuno, sarà la volta buona che non saremo costretti ad accontentarci del meno peggio. Magari una volta tanto non indagati (che ci vuole a fare un controllino con il database della polizia? magari incrocia anche quello della finanza e dell'istruzione già che ci sei... non ti fidare troppo) e non presi dalla strada o dalla tv, quelli proprio non posso sopportarli (appena dopo stanno i magistrati a fine carriera, sembra un passo ormai obbligatorio, ma quantomeno loro sono periti in materia, gli ex sportivi non credo). 
So che non puoi fare nulla nel tuo ultimo semestre di mandato, ma tanto ormai con le regole in sto Paese   i politici si sono già puliti la bocca a tavola fin troppe volte, togliti lo sfizio e fallo pure tu una volta! Che anche se ti dovessi dimettere, per permettere al successore di sciogliere le Camere, chi eleggono quelli?
Finisce davvero come sospettano ironicamente in qualche film attualissimo. Benvenuto Presidente di Bisio è un film comico, ma spinge su alcuni argomenti reali, forse fin troppo reali così da sembrare crudi, tinti direbbero a Palermo, con una lieve venatura moralistica del "chi è senza peccato scagli la prima pietra" ma qualche pietra ogni tanto deve scappar di mano altrimenti non si cambia mai; consiglio la visione ai disillusi dalla polita odierna, e pure a lei Presidente, perchè forse da lassù non ci si rende conto di cosa pensa il popolo dei politici che li rappresentano e che hanno votato rovistando fra il meno peggio.
Insomma, sappiamo cosa lasciamo, ma non cosa troveremo.
Ti chiedo per questo un gesto semplice e indolore, tanto fra qualche giorno te ne vai e poi sono cavoli loro. Prendi una bella decisione impopolare, o meglio "impolitica". Che poi sono loro che ci smenano, non noi! Perché non ci credo che l'attuale bagarre la stanno facendo per il bene del popolo e non per il loro. 

Insomma, caro Presidente, pensaci tu!



Hasta Siempre

The Boss

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